Raggiunto il punto più basso nei rapporti con il mondo dei media

Un attacco diretto, senza giri di parole, senza intermediazione che si tratti di Repubblica, dei programmi Piazzapulita di Corrado Formigli o di Otto e mezzo di Lilly Gruber, solo per citare alcuni esempi in questo primo anno di Governo al vertice della coalizione.
Non è un caso, quindi, che il ‘mattinale’ di ieri inviato a Deputati, Senatori e componenti di Governo di Fratelli d’Italia, sia stato riempito da un travaso di bile che conteneva un intero paragrafo contro la Stampa, scritto e corretto dalla cerchia di fedelissimi di sangue meloniano.
Definito da tutti come un burbero educato, uno che difficilmente perde l’aplomb, Giovan Battista Fazzolari non ama apparire, anche se c’è da strigliare qualcuno di suoi. Non si vede mai in Parlamento, non si vede nelle fotografie degli eventi mondani su Dagospia. Eppure, è lui che ha in mano la comunicazione e l’immagine del melonismo.
«La democrazia è una cosa seria. Meloni ha preso un sacco di voti e ha diritto a governare – dice di lei sulle pagine di Repubblica il giornalista Corrado Formigli -. Ma proprio perché il potere di un premier è incommensurabilmente superiore a quello di chiunque altro, ha il dovere di sottoporsi al rito democratico delle domande. Non puoi sottrarti».