Era esattamente l’8 Settembre 1504 che la scultura venne posizionata sull’Arengario di Palazzo Vecchio

Il David di Michelangelo è uno dei massimi capolavori di scultura di tutti i tempi e come tutti i capolavori ha la sua storia da raccontare. Nel Luglio del 1501 Michelangelo Buonarroti fu chiamato a Firenze dal Gonfaloniere Pier Soderini per scolpire una statua di proporzioni grandiose.
Il marmo di Carrara per la sua realizzazione era nel Cortile dell’Opera del Duomo e già scultori del calibro di Agostino di Duccio e Antonio Rossellino avevano abbandonato l’impresa a causa delle tante imperfezioni del blocco. L’artista, che allora aveva solo 26 anni, ma era già famoso per aver realizzato la Pietà che oggi ammiriamo in San Pietro, accettò l’incarico.
Decise, così, di rappresentare David nel momento della massima concentrazione, poco prima di affrontare Golia. Una posa altamente simbolica. L’opera fu pensata come simbolo della Repubblica fiorentina, in quanto era la metafora perfetta della vittoria del giusto sulla tirannide del più forte.
Nel Maggio dello stesso anno la possente statua giunse in Piazza dopo un faticoso e rocambolesco trasporto, attraverso le Vie della città e venne inaugurata il successivo 8 Settembre. Nel Luglio del 1873, accadde che l’opera venne spostata all’interno della Galleria dell’Accademia, dove si trova tuttora, per evitare che agenti atmosferici potessero ulteriormente danneggiarla, mentre in Piazza della Signoria ne rimane soltanto una copia.