Una mostra per riscoprire il volto perduto di Roma ed il suo ruolo cardine nell’Europa cristiana e medievale

L’esposizione copre un arco temporale che va dal VI° al XIV° secolo, dal tempo di Papa Gregorio Magno all’indizione del primo Giubileo del 1300, e si sviluppa in 9 principali nuclei tematici che hanno l’obiettivo, grazie alle oltre 160 opere fra mosaici, affreschi e opere mobili generosamente messe a disposizione da 60 prestatori tra Musei, Enti religiosi ed Istituzioni pubbliche e private, di far luce sull’aspetto di una città ancora in parte superstite, anche se spesso nascosta.
In esposizione documenti provenienti in massima parte da luoghi e raccolte romane, proprio allo scopo di esortare i cittadini a riscoprire le ricchezze della loro città. Il visitatore è accompagnato fra le pieghe storiche, architettoniche ed artistiche della Roma medievale, attraverso i suoi luoghi più iconici, quali Basiliche e Palazzi, ma anche grazie alla ricostruzione del contesto ambientale, oggi profondamente modificato.
Il visitatore scopre, poi, l’importanza rivestita da alcuni fra i luoghi più iconici della Roma medievale, sia dal punto di vista religioso, sia politico. Parliamo del vasto complesso del Laterano, prima Basilica cristiana, Cattedrale di Roma e Sede dei pontefici durante il Medioevo. Non solo luoghi di culto e di potere quindi. Il percorso espositivo vuole anche far riflettere su come si vivesse a Roma nel Medioevo.
La mostra si conclude con la Sala dedicata a un ultimo, ma importante aspetto. A Roma si installò, già a partire dal II° secolo a.C., la Comunità ebraica, la più antica al mondo, che con alterne vicende visse continuativamente in città, costituendo, soprattutto nel ‘200, un polo culturale di altissimo livello.