Potrebbero essere infondate le preoccupazioni sulla breve durata dell’immunità al virus, specie per i soggetti guariti e poi vaccinati

Alcuni studi ripresi dal New York Times abbattono i timori circa la breve durata del periodo relativo all’immunità, accrescendo le speranze sulla reale efficacia dei vaccini somministrati su scala mondiale. Le risultanze raccolte dal quotidiano americano si concentrano, infatti, sulle potenzialità della cosiddetta cellula B del sistema immunitario attinente alla memoria prodotta in risposta al Covid.

Coloro che non hanno mai contratto l’infezione potrebbero, tuttavia, avere bisogno di alcuni richiami nel corso del tempo, a differenza di quanti sono stati, invece, colpiti dal virus che in caso di attacco costringe spesso l’organismo a sviluppare una quantità elevata di anticorpi.

Certo è che in questa situazione di straordinaria complessità, una cosa appare scontata, ossia che la vaccinazione non farà comunque sparire dal mondo il Covid-19, il quale diventerà sicuramente endemico così come è avvenuto per gli altri virus che hanno provocato milioni di vittime. Le problematiche insorgono in quanto nel mondo si muovono circa 8 miliardi di persone, lacerate da troppe ingiustizie sociali e da molte disuguaglianze legate alla povertà.