Si tratta del sussidio che ha sostituito il Reddito di cittadinanza

Alla fine di questo mese, il 26 Gennaio prossimo, 450 mila famiglie riceveranno il primo accredito dell’Assegno di inclusione che, di fatto, ha sostituito il Reddito di cittadinanza. In media riguarda 635 euro mensili che andranno a famiglie con componenti ‘non occupabili’, almeno secondo la definizione della Riforma Meloni. L’Inps, tuttavia, stima che la platea potenziale della nuova misura economica calerà a 737 mila unità, per via dei requisiti diventati ora più stringenti. Erano rimaste, infatti, 824 mila famiglie a percepire il Reddito.
Il Ministro del Lavoro Marina Calderone, tra l’altro, respinge l’idea che il Governo faccia cassa sui poveri: «Non c’è una sostanziale differenza di spesa, ma solo una divisione delle platee fra occupabili e fragili». Se in precedenza il Reddito valeva 7,7 miliardi l’anno, secondo quanto ricostruisce il Ministero del Lavoro, oggi in particolare per l’Assegno di inclusione risultano stanziati 5,5 miliardi.
Va detto, anche, che nella prima manovra Meloni dal fondo del Reddito fu sottratto da subito 1 miliardo di euro l’anno. «Non togliamo assistenza a chi ha bisogno di aiuto, ma cerchiamo di portare al lavoro più persone possibile» ha, infine, dichiarato il Ministro Calderone che ieri ha partecipato, oltretutto, agli Stati Generali dei Consulenti del Lavoro, di cui è stata Presidente per ben 17 anni.