Il Comune di Morano Calabro ha il suo Regolamento di Cittadinanza Attiva. Il moderno strumento amministrativo, definito dall’Assessore Mariagrazia Verbicaro «di grande importanza e primo tassello propedeutico alla costruzione del Bilancio Partecipato», è stato approvato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale tenutasi Lunedì 8 Giugno e trasmessa in diretta sui canali mediatici dell’Ente (ove resta disponibile in podcast). Il dispositivo, entrato subito in vigore, secondo il Sindaco Nicolò De Bartolo «inaugura un nuovo corso nei rapporti di collaborazione volontaria fra l’Esecutivo ed il mondo del volontariato». Il Regolamento, ovviamente, sarà sottoposto ad una fase di sperimentazione della durata di un anno. Il testo disciplina le forme di partenariato fra gruppi organizzati di liberi cittadini ed Esecutivo, fissando precetti cui attenersi reciprocamente. Entro il prossimo 31 Luglio si procederà, inoltre, alla costituzione di un apposito albo, al quale ci si potrà iscrivere già dalla prossima settimana e che si rinnoverà annualmente.

«A distanza di dodici mesi dalla nostra elezione alla guida della Comunità – afferma l’Assessore Verbicaroin un periodo storico difficilissimo, nel quale il volontariato ha dimostrato la sua eccezionale valenza, torniamo a rimarcare quanto sia da considerare risorsa la partecipazione collettiva all’azione amministrativa. Abbiamo restituito spazi ai cittadini, che da oggi possono contribuire alla nascita di un civismo fondato sulla condivisione reale ed efficace. Fra gli obiettivi che ci siamo posti in fase di stesura e che abbiamo inserito nel testo, vi è l’incremento delle occasioni di socialità diffusa e l’avvio di momenti educativi per i ragazzi delle Scuole affinché si impari a rispettare e valorizzare compiutamente il contesto urbano. Si avrà, infine, l’opportunità di aderire fattivamente alla cura del bene pubblico e si potranno presentare proposte culturali, realizzare manifestazioni, abbellire strade, assicurare piccole manutenzioni: il tutto con maggiori garanzie in termine di autonomia, risorse, responsabilità, tempistica e trasparenza».

«Siamo molto soddisfatti – sono state le parole del primo cittadino – del lavoro compiuto e felici di poter offrire un’ulteriore possibilità di impegno a chiunque lo voglia. Lo strumento, come abbiamo rimarcato in Consiglio, non è blindato; anzi, è aperto e, qualora se ne evidenziassero carenze, migliorabile. Nell’elaborarlo abbiamo tenuto conto dei regolamenti già esistenti e ci siamo scrupolosamente attenuti allo Statuto comunale, che riconosce nella cittadinanza attiva un elemento di effettiva valorizzazione della democrazia e un mezzo per garantire il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza della vita amministrativa. Il dispositivo produrrà una maggior diffusione e un radicamento delle pratiche di interazione relativa agli interventi di cura dei beni pubblici. La coesione civica e la capacità di ascolto saranno da oggi più semplici per lo svolgimento di iniziative in funzione delle esigenze della Comunità attraverso un percorso fiduciario di vicendevole crescita».