Il Consiglio dei Ministri riunitosi ieri, Mercoledì 5 Gennaio a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del premier Mario Draghi, ha adottato misure molto urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle Scuole

Il testo mira a rallentare la crescita della curva dei contagi relativi alla pandemia e a fornire una protezione adeguata a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono ad alto rischio di ospedalizzazione. Il testo del Decreto, infatti, introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età, sarà quindi necessario il Green-pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal prossimo 15 Febbraio. Senza limiti di età, inoltre, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.

L’obbligo del Green-pass, cosiddetto ordinario, viene invece richiesto a coloro che accedono ai servizi alla persona e, tra l’altro, a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha, poi, riferito, d’intesa con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, di una Circolare rivolta alle Pubbliche Amministrazioni e alle Imprese private, per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.

Infine, sono emerse una serie di regole nuove per la gestione dei casi di positività in ambito scolastico. «Abbiamo dato regole chiare per un rientro in presenza e in sicurezza – ha sottolineato il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi -. La decisione presa dal Governo tiene conto, da un lato, dei dati sanitari e dell’evoluzione della pandemia, dall’altro, rappresenta una scelta chiara che tutela la possibilità per studentesse e studenti, tenendo conto del diverso grado di vaccinazione raggiunto e del diverso grado di Scuola, di continuare a frequentare in presenza, a garanzia di un’uguaglianza sostanziale di accesso al servizio scolastico».