Il Comune vuole tutelare chi visita la città e perciò sfratta anche i monopattini

Il significato è chiaro. C’entra poco o nientel’ecologismo della mobilità alternativa (e la sua lotta, in un senso come nell’altro) oppure l’annoso dibattito pedalata-sì, pedalata-no. C’entra, semmai, il nodo turistico nel senso che, nel 2023, le presenze negli alberghi di Palermo sono aumentate del 20% ed e i viaggiatori, soprattutto quelli stranieri, sonoun’opportunità che va coccolata.
Meglio di no. Lo skate che ti sfreccia accanto mentre esci dal Museo. La e-bike lasciata a penzolare sui sampietrini, ovviamente di sghimbescio così da bloccare l’intero passaggio, oppure  il monopattino che sbuca all’angolo della strada quando meno te l’aspetti. Tutto questo, almeno secondo il Comune di Palermo.
Non di certo, secondo alcune Associazioni di ciclisti e amatori del cambio, che parlano di una decisione «sproporzionata e discriminatoria» e che hanno già indetto alcune manifestazioni di protesta. Anche altre città si sono, comunque, adeguate come, ad esempio, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro reo di aver chiesto, ufficialmente, con tanto di Ordinanza, il passaggio di bici e monopattini «solo a mano» in alcune strade del Centro lagunare.